Capolavoro della grande scrittrice tedesca Judith Hermann, A casa è il racconto di una rinascita che parte da un luogo remoto, una tabula rasa che consente alla protagonista di mettersi a fuoco e sperimentare la libertà da donna matura non relegata al ruolo di madre e moglie; un romanzo armonioso, in cui una prosa superba tiene insieme tutte le fila e trascina con sé il lettore riuscendo a cogliere la sostanza impalpabile di un’atmosfera, uno stato d’animo, un incontro.
«Judith Hermann con questo romanzo ha fatto qualcosa di grande. È già il libro dell’anno». - Literaturkritik
«Un eccezionale pezzo di letteratura tedesca contemporanea. Un libro sensibile che ti fa diventare più sensibile. Ecco perché diventiamo persone migliori attraverso i libri». - WDR 2
«A casa non è il romanzo della stagione, ma di una generazione». - Rheinische Post
«Il miglior libro che ho letto negli ultimi mesi: di grande sensualità poetica, dipinge paesaggi con le parole». - Iris Radisch, 3sat
«Se i giovani vogliono capire perché oggigiorno gli anziani amano così tanto vivere in paese, dovrebbero leggere questo elegante romanzo». - Zeit Online
La protagonista di questa storia è una donna di cui non scopriremo mai il nome. Sappiamo però che ha appena chiuso un capitolo della sua vita per cominciarne uno nuovo: dopo che la figlia è andata via di casa, ha deciso di lasciare il marito, un accumulatore compulsivo sempre preparato al peggio, ma anche un confidente, con il quale continua a intrattenere una regolare corrispondenza. Priva di rapporti significativi al di fuori del nucleo familiare ormai sfaldato, la donna si trasferisce al mare, in una casa tutta sua; poco lontano si trova il paesino dove inizia a lavorare nel pub del fratello, un sessantenne fanfarone e sfaccendato. Mentre l’ex marito e la figlia giramondo continuano a occupare i suoi pensieri, con cautela la donna cerca di ambientarsi in un paesaggio umanamente e climaticamente duro: stringe amicizia con una sua coetanea originaria del posto, tenta una goffa relazione amorosa, rimesta tra i ricordi della sua vita passata e, immersa in una solitudine scelta ma non priva di inquietudini, si domanda che ne sarà di quella futura.