In un romanzo ardente eppure dalla penna leggerissima, Daisy Goodwin ci restituisce con tenerezza e passione il ritratto di una diva irresistibilmente umana, spesso incompresa eppure in grado di comunicare tutto, cuore a cuore, al suo pubblico.
Quando incontra il suo destino, Maria Callas è un’adolescente goffa e impulsiva che prende lezioni di canto al conservatorio di Atene. Ancora non lo sa, eppure nel giro di dieci anni diventerà la voce più celebrata al mondo. Ma non è solo per consacrarsi all’arte che vive la sua anima. Per Maria, vita e teatro sono una cosa sola, e dentro di lei brucia lo stesso fuoco delle eroine che incarna sul palco: Norma, Violetta, Amina e le altre protagoniste delle opere in cui brilla con la sua voce unica, capace di incantare la folla. Nel corso della sua sensazionale esistenza, tutto – dal tormentato rapporto con la madre a quello ambivalente con il marito, fino alla passione travolgente per l’armatore greco Aristotele Onassis – è tassello di un racconto epico, fatto di ambizione, desiderio e amore. Il dramma di una delle stelle più grandi e tragiche del Novecento, ma anche una Maria inedita, intima, piena di sentimento e fragilità.