e 80 centesimi, e poi in un'esultanza sfrenata e incredula. La sua medaglia d'oro nei 100 metri di Tokyo (poi bissata grazie alla vittoria nella staffetta 4x100) ha stupito il mondo, ma viene da lontano. In questo libro Jacobs si racconta a cuore aperto. Flash, come il suo sprint fulmineo. Flash come i ricordi che riaffiorano e si ricompongono: la passione per la velocità, la crescita sportiva e la faticosa perseveranza dell'allenamento, l'inferno dei tanti infortuni e il cambio di disciplina dal salto in lungo alla distanza "regina" dell'atletica; ma anche i figli, l'amore, gli amici, un'infanzia segnata dall'assenza del padre e dal rapporto strettissimo con la madre e i nonni che lo hanno allevato a Desenzano del Garda. Per Jacobs non è stato facile superare la sensazione di non riuscire a esprimere il proprio potenziale. È servito un lavoro tenace insieme al golden coach Paolo Camossi, per trovare la giusta tecnica di riscaldamento, di corsa e di partenza e per gestire al meglio lo sforzo in gara. È servito il contributo di una mental coach per volgere a suo favore il peso del passato e delle aspettative. Il segreto della sua svolta vincente è proprio questo: correre libero e sciolto come un bambino; portando per mano, fin sui blocchi di partenza, quel piccolo Marcell che si sentiva abbandonato e che ora sorride. Il nonno lo aveva ribattezzato "motoretta umana": ora quel bambino è salito nell'Olimpo, ed è ancora affamato di record e vittorie, sempre restando se stesso.