Dall’autore de La promessa, vincitore del Booker Prize 2021.
Un avamposto in Sudafrica, un fatiscente centro ospedaliero, una terra desolata oppressa dalla miseria e dalle violenze di bande di ex miliziani in cerca di potere. Due medici, amici nonostante le opposte visioni del mondo, in un clima di attesa dominato da un senso di minaccia e dalla fine prossima.
«Anche se rimanda ad altri scrittori sudafrica, specie Brink e Coetzee, nella sua tersa prosa, Galgut usa in modo più tragico l’arma dell’immaginazione». - Claudio Gorlier, TuttoLibri
Frank Eloff è medico, forse solo perché lo era anche suo padre. È sposato, ma solo perché sua moglie non ha ancora ottenuto il divorzio. Lavora presso un ospedale in rovina, privo di mezzi e persino di pazienti. Ma solo perché rimanda all’infinito la decisione di andarsene. Eppure in questa mediocrità, tra compromessi e illusioni, rassegnazione e cinismo, Frank ha trovato un equilibrio. Fino al giorno in cui arriva nel suo ospedale, nella sua camera e nella sua vita Laurence Waters, un neolaureato in medicina che è tutto quello che Frank non è più: giovane, ottimista e pieno di buone intenzioni. E nella selva politica e morale del Sudafrica, basta questo per fare del giovane medico una mina vagante. Anche perché in città qualcosa sta succedendo. Si vedono facce nuove, e se ne rivedono di vecchie. Corre voce che il Generale, il dittatore che governava ai tempi dell’apartheid, sia ancora vivo. E al locale di Mama si è installato un gruppo di militari agli ordini di uno spietato comandante, un uomo che Frank ha già incrociato e avrebbe preferito non incontrare mai più. Così, quando Frank raccoglie la sfida che il giovane Don Chisciotte gli ha lanciato, senza rendersene conto compie un passo irreversibile in uno scenario di intrighi politici, passione e violenza, dove pericolosi fantasmi sono in agguato per regolare i conti di un passato doloroso.