«Un tempo pensavo che desiderando intensamente una cosa, tutto sarebbe andato come doveva andare. Era destino. Ogni stella cadente, ogni ciglia persa, ogni monetina lanciata in una fontana erano dedicate all'unico ragazzo che amassi. Conrad non era semplicemente il mio primo amore. Un rito di passaggio. Era molto di più.»
Belly ha sempre contato ogni singolo giorno che la separa dall'estate, cioè dai fratelli Conrad e Jeremiah. Ma non quest'anno. Perché la madre dei ragazzi, Susannah, è di nuovo molto malata. Perché Conrad ha smesso di curarsene. E perché tutto quello che era buono nella sua vita sta crollando a pezzi. Per la prima volta, Belly vuole solo che quell'inverno non finisca mai. E invece, quando Jeremiah telefona per dirle che Conrad è sparito, Belly capisce che quella è l'occasione per rimettere le cose a posto.
COME COMINCIA
Era una calda giornata estiva a Cousins Beach. Io ero sdraiata vicino alla piscina con una rivista sulla faccia. Mia madre faceva un solitario sotto al portico, Susannah era dentro casa, ad armeggiare in cucina. Probabilmente, presto ne sarebbe uscita con un bicchiere di tè e un libro da farmi leggere. Un qualcosa di romantico.
Conrad, Jeremiah e Steven erano a fare surf. La sera prima c'era stato un temporale. Conrad e Jeremiah arrivarono per primi a casa. Li udii prima di vederli. Salirono gli scalini, facendo battute su come Steven avesse perso i pantaloncini dopo un'onda particolarmente forte. Conrad mi raggiunse, mi tolse dalla faccia la rivista e sorrise. Mi disse: «Hai delle parole sulle guance».
Io lo guardai strizzando gli occhi. «Cosa c'è scritto?»
Conrad si accovacciò al mio fianco. «Non riesco a leggerle. Fammi vedere meglio.» E poi mi scrutò con il suo solito fare serioso. Si sporse verso di me e mi baciò, con le labbra rese fredde e salate dall'oceano.
Poi Jeremiah esclamò: «Voi due avreste bisogno di una stanza» ma io sapevo che stava scherzando. Raggiungendoci da dietro, mi fece l'occhiolino, sollevò di peso Conrad e lo gettò in piscina.
Poi saltò dentro anche lui e gridò: «Forza, Belly!».
Così, ovviamente, mi tuffai anch'io. L'acqua era perfetta. Come sempre, Cousins Beach era l'unico posto dove avrei voluto essere.