Tornano i Cinque di Monteverde, con una nuova indagine ad alto tasso di ironia e tensione.
«É l'umorismo, ben mescolato a una giusta dose di tensione e a cinque personaggi indimenticabili che rendono fresco e piacevole il giallo di Morlupi.» – la Repubblica
«Morlupi firma un noir di intrattenimento atipico e brillante, creando una squadra di investigatori tanto imperfetti e simpatici quanto fedeli alla passione per la verità.» – Il Corriere della Sera
«Morlupi ha inventato dei personaggi irresistibili. Ai Cinque di Monteverde è impossibile non affezionarsi.» – Cristina Cassar Scalia
«Cinque poliziotti che possono scalare le classifiche di vendita.» – Il Fatto Quotidiano
Audacia, audacia, audacia, per parafrasare la celebre frase di un rivoluzionario francese. Meglio buttarsi, provare, rischiare e rimanere scottati, piuttosto che sopravvivere senza alcuna emozione. Non aveva più paura della paura e ora scorgeva, nella tazzina di caffè, il bicchiere mezzo pieno, finalmente.
Il grande parco di villa Pamphili, a due passi dal Vaticano e da Monteverde, ha due volti molto diversi: di giorno è un giardino che accoglie bambini, anziani e sportivi; di notte si trasforma in un rifugio abusivo per senzatetto, drogati e prostitute. All'alba di una gelida mattina di gennaio, una di loro viene trovata senza vita, brutalmente uccisa con un'arma da taglio. Era italiana, aveva poco più di vent'anni, era una ragazza sola, si vendeva per pagarsi l'università. L'omicidio sconvolge il commissario Ansaldi e i suoi agenti, perché apre uno squarcio di disperazione nella tranquilla routine del loro quartiere. In più, arriva proprio nel momento peggiore, a due settimane da un importante vertice politico tra i principali capi di Stato europei, con gli occhi del mondo puntati sulla capitale. Che ci sia o no un legame tra i due eventi, per il commissario è appena iniziata una terribile corsa contro il tempo.