Scanzi tratteggia le caratteristiche salienti di Matteo Salvini. C'è la critica seria: le incongruenze politiche, la malandata classe dirigente leghista, la gestione della questione dei migranti durante il governo giallo-verde, le parole sulla famiglia Cucchi, l'autogol estivo che gli è costato il Viminale. E c'è la satira: il Salvini di Scanzi è un leader che vive in tivù e fa "disobbedienza civile" che si definisce "nuovo", quando è tra i politici più vecchi della cosiddetta Terza Repubblica.