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Descrizione
Il termine "Vaticano" evoca immediatamente l'immagine dell'immensa piazza antistante la basilica di San Pietro e il monumentale colonnato che l'abbraccia. Tra i fedeli cattolici evoca anche la finestra da cui il papa benedice la folla festante. Ma il Vaticano è molto di più. Stato di diritto tra i più piccoli al mondo, minuscola città dentro la vasta città di Roma, di cui ha condiviso le vicissitudini e di cui costituisce "l'altra faccia", ha una lunghissima storia, ricca di chiaroscuri e di personaggi più o meno limpidi. E insieme a incredibili tesori artistici, custodisce nei suoi palazzi molti segreti legati a vicende antiche, recenti e contemporanee. Si inizia con Nerone e i primi cristiani sullo sfondo della Roma imperiale per passare poi a Costantino: la sua famosa e apocrifa donazione al papa ha per secoli rappresentato l'atto di nascita del potere temporale della Chiesa. La galleria dei personaggi è ricchissima. Oltre a templari, gesuiti, inquisitori e membri della potente Opus Dei, ci sono, naturalmente, i papi. E con loro gli artisti, ingaggiati per testimoniare, più che la gloria del Creatore, quella del committente. Un tratto sembra legare, agli occhi dell'autore, tutte queste vicende, le più antiche e le più recenti: la commistione fra cielo e terra, fra spiritualità e potere temporale, e il prezzo altissimo che la Chiesa cattolica, unica religione fattasi Stato, ha pagato e paga nel tentativo di conciliare due realtà difficilmente compatibili.
Dopo aver raccontato i «segreti» di varie metropoli - Parigi (1996), New York (2000), Londra (2003), Roma (2005) -, Corrado Augias torna a deliziare i suoi lettori con le vicende segrete della Città del Vaticano. In queste pagine lo scrittore e giornalista, autore di programmi televisivi, narra le storie più antiche ma anche quelle più vicine a noi della Santa Sede, rivolgendo la sua attenzione ai segreti quasi impenetrabili e gelosamente serbati tra le mura «leonine».
Apre il libro la descrizione della vita di Nerone, con l’assassinio della madre Agrippina e il suicidio del precettore-filosofo Seneca, fino al rogo di Roma del 64, un avvenimento capitale sia nella storia della città sia nella vita dell’imperatore. Come riportato da Tacito negli Annali, Nerone inventò dei colpevoli per il suo folle gesto e punì con torture e persecuzioni coloro che «il volgo chiamava cristiani». Nerone morirà, solo e abbandonato da tutti, mentre il cristianesimo inizierà a diffondersi. Quella fede, nata in terra d’Israele come corrente dell’ebraismo, monoteista, ancora incomprensibile e invisa alla maggioranza dei romani, cominciava a fare proseliti in Occidente.
Fra le storie più recenti, Augias ricostruisce quella del vicecaporale della guardia svizzera Cédric Tornay, accusato del duplice assassinio del colonnello Alois Estermann e di sua moglie Gladys Meza Romero e morto misteriosamente “suicida” la sera del 4 maggio 1998 all’interno delle mura vaticane, a poca distanza dagli alloggi privati del pontefice. Altri capitoli sono dedicati alla misteriosa scomparsa di papa Albino Luciani, Giovanni Paolo I, morto ufficialmente per infarto nel settembre 1978 a soli trentatré giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro. Per restare alle vicende più inquietanti del recente passato, vi sono le pagine sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, svanita nel nulla nel giugno 1983; e quelle dello scandalo Ior negli anni 70 - 80, l’Istituto opere religiose, la banca del Vaticano, con le sue connessioni internazionali e l’inquietante scia di morti.
Augias ci conduce da un personaggio all’altro, in un’infinita galleria di storie che non smette di stupire: dalla donazione di Costantino si passa alle imprese dei papi Celestino V, Bonifacio VIII, Pio XII. Ritroviamo anche le vicende degli artisti che hanno fatto la fortuna e la fama del Vaticano nel mondo: da Bernini e Borromini, rivali e diversi in tutto, al Michelangelo della Cappella Sistina e di San Pietro. Non mancano figure più pittoresche: Marozia, concubina papale, all’origine della leggenda medievale della «papessa» Giovanna; la sua «collega» del Seicento, Olimpia Pamphili, sprezzantemente chiamata dal popolino la «Pimpaccia»; e l’irrequieta e anticonformista regina Cristina, luterana, che lasciò il trono di Svezia per trasferirsi a Roma, alla quale molto si perdonò perché la sua conversione al cattolicesimo sembrava rappresentare una vittoria della Controriforma. Da non perdere anche il capitolo dedicato al tribunale della fede, quella Santa Inquisizione che stilò l’Indice dei libri proibiti nel 1557 che, solamente dal 1998, è stato reso accessibile agli studiosi.
Un libro ricco di curiosità e di spunti, scorrevole e intrigante, a metà tra il saggio e la narrativa storica, nel quale ancora una volta Augias si dimostra un grande “cronista del mistero” del nostro tempo e dell’antichità.
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