Pubblicato dopo la morte, più che un romanzo è l'autobiografia di Grazia Deledda. E' la storia della sua infanzia, dei sogni e delle aspirazioni, delle prime amicizie e frequentazioni, dei primi amori e delle vicende famigliari che, qualche volta, hanno riservato anche dispiaceri e patimenti. E poi la narrazione della vocazione letteraria, non compresa o addirittura osteggiata, che si fa strada a fatica nonostante le prime stroncature della critica: "torni la piccola grafomane a coltivare i garofani e la madreselva; torni a fare la calza". Fino ai "vittoriosi" avvenimenti finali (trattati forse con malcelato compiacimento) in cui si intravedono i successi professionali e affettivi. Da questa opera scompaiono i temi "classici" della colpa, del peccato, della sofferenza e dell'atavica ingiustizia connaturata nella propria terra, tanto cari all'Autrice, ma resta la consueta rappresentazione di una Sardegna dura e aspra. Leggere la prosa di Deledda, curata ed asciutta allo stesso tempo, è sempre un piacevole diletto.
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Autore
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Editore
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Collana
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Anno
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Formato
1998, 176 p., 9 ed.
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EAN
9788804455738
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prezzo
8.55€