Sei Wade Duffy, un tecnico informatico. Ti hanno mandato al numero 2120 di MacMillan Drive, un anonimo edificio di periferia, per riparare un computer. Ancora non lo sai, ma stai per entrare in un incubo. Un graphic novel interattivo, a metà tra una storia a bivi e un videogioco "punta e clicca" nella tradizione di Monkey Island e Grim Fandango, tutto raccontato in soggettiva, immerso nelle disturbanti atmosfere delle Backrooms e dell'horror liminale di ultima generazione. Il terzo, inquietante titolo della collana Brick di Coconino Press: un nuovo autore americano, un viaggio nel weird, una rivelazione che amplia i confini del racconto a fumetti. Wade Duffy è un tecnico di computer di mezza età, mandato in un anonimo edificio di periferia per riparare un guasto. Quando entra al numero 2120 di Macmilian Drive la porta si chiude ermeticamente dietro di lui, e a Wade non rimane che esplorare le spoglie e inquietanti stanze della sua prigione. Il luogo sembra abbandonato: un labirinto di cunicoli e corridoi infiniti, lunghe file di porte che a volte si aprono e a volte no, locali vuoti che contengono misteriosi biglietti e assurdi indizi, scale, vicoli ciechi... e, da un certo punto in poi, una serie di strani personaggi che iniziano a popolare questo incubo apparentemente senza via d'uscita. Ad ogni pagina si moltiplicano le scelte possibili, ed è il lettore a determinare il percorso di Wade. I misteri di MacMilian Drive 2120 sembrano accumularsi senza soluzione, ma alla fine tutte le caselle andranno al loro posto e l'architettura di questa folle avventura sarà svelata.